venerdì 18 ottobre 2013

istantanee

basta così poco
per essere da una parte
o dall'altra
basta così poco
per non sapere nemmeno
da che parte muoversi
essere sopra ad una linea
e non sapere
in quale lato sia il precipizio
in quale la salvezza

basta davvero poco
strappando a morsi un istante
tagliare di netto uno schema
lacerare muri che non esistono
ritrovarsi come per incanto
in un incubo fluttuante
pelle tremante
adrenalina pesante
pensieri lucidamente comatosi
sparsi nell'orto delle esistenze

sei nato
non sei nato
sei morto
non sei morto
hai amato
hai tradito

ogni istante
una linea


mercoledì 9 ottobre 2013

in un giorno qualunque



sulla via di cielo e bosco
pelle elettrica contro il vento
viva sul greto
viva e scava
meteorite di un'onda viva
viva sgretola la natura
sgretola la vita
sulla pelle viva



lunedì 19 agosto 2013

sei veramente tu




se di un colore scordi
l'odore il rumore il sapore
l'umore si scioglie all'ingiù
candela liquida
in un piatto fondo
indurita dal tempo
non più liquido
denso
non più denso
freddo e duro
senza più il suo aspetto
senza più il suo cuore
sepolto in se stesso
lungo i suoi fianchi stesi
che non si vedon più




giovedì 11 aprile 2013

tutto il tempo

notte
il fondo di un pensiero
nuvole davanti al cielo

ridi dai
per tutto quel tempo
passato ad ascoltare ombre
legati al mondo
aspettando le onde

ridi dai
perchè mi illumini
e siamo in bilico
per un bacio
che è solo un debito

venerdì 29 marzo 2013

quando ci sei

quasi una pergamena
graffite scivolata in sogno
la mia matita
la tua mano
un segno largo e decifrabile
entra nella mia vista
un segno fragile da ricordare
entra nei capillari
e asciuga gli eccessi
un segno che copre
si spalma
in una percezione
vitale

lunedì 28 gennaio 2013

il riflesso

tutti fuori
sotto il mare
nel fondo del cielo
e sei diossina
nella pancia
nel respiro


sei solo
da questa parte 

e non dalla tua
in fondo al cuore
in fondo al sole
in uno stagno di stelle
rotolanti
destinate in fondo allo scoglio 


sono anni oramai che ho lasciato cadere tutto
perchè non ho la forza 
non ne ho più di sopportare brandelli che cadono
cuori che esplodono
mani che scivolano 
ogni volta che guardo 
che parlo 
mi accorgo che siamo invisibili 
fantasmi

lui può guardarmi ascoltarmi ma io...
e non riesco a fare niente 
nemmeno a immaginare le mie espressioni
per tutto quello che mi arriva 
capire il groviglio di pensieri e conseguenze 
prima di vederle scoppiare fra le mani e le labbra 
fra sconosciuti 

da bambini ci leggevano le favole
si aspettava impazienti e con sollievo 
il lieto finale
ma la fine è la fine
il solito fermo immagine 
che gratta nei pensieri fino a modellare una pietra 
poi non sai cosa succederà

siamo tante favole viventi che camminano
favole dentro le favole
che aspettano altre favole
che aspettano un finale
e poi un altro 
e poi un altro ancora
ma più aspettiamo 
o cerchiamo
mangiamo
sputiamo
più ci rendiamo conto  
di essere a metà strada 
del capitolo sbagliato