venerdì 11 maggio 2012

sorda dipendenza



Un passo sopra l'altro
su quel filo teso elettrificatto
magnetico nel suo smarrire

una bussola manomessa
con un chiodo piantato da sotto
senti fra le dita
la sua testa piatta
e fingi di non vederla
di non leggerla nel suo rovescio

un accordo di cattività
per un quieto ospizio intelettuale
ma le mani iniziano a ferirsi
i sorrisi ad infrangersi
i piedi vorrebbero correre
percorrono le scale
fino al letto
fino al fondo
fino al sonno
che ti sveglia sognando di correre


8 commenti:

  1. che peccato che non riesco a capire completamente questa tua poesia... ma comunque mi piace moltissimo. bravo.

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    1. è solo voglia di correre, di allontanarsi da un circuito chiuso, fuggire da tutte le micro dipendenze di cui siamo circondati. ti ringrazio per le belle parole, buona serata!

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  2. ... e allora ti viene voglia di correre, correre senza una meta... la meta nascerà... .... scrivi sempre cose meravigliose... un bacio... :*

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    1. una voglia di correre che nasce proprio dalle gambe.. Grazie verdolina.. Un abbraccio!

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  3. "...un accordo di cattività per un quieto ospizio intellettuale.." La tua Poesia è in movimento...si alza un po' più libera ad ogni poesia. Meravigliosa.
    Un fortissimo abbraccio

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    1. non so se è più libera.. ma l'intenzione è quella. Liberando le parole forse ci riveliamo a noi stessi. Un po' confessione, un po' preghiera. Un forte abbraccio!

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