giovedì 26 aprile 2012

il ricatto del dovere



quanta luce non c'è
all'ombra della polvere
così pallida da oscurare il cielo
la mano sposta uno strato intero
lo sguardo distorto si stende al vetro
nel tuo respiro che fa male
un manto di tenebra
nel dito rivolto al destino
una sbirciata stanca e vaga
mentre vago anch'io
mi perdo anch'io
mi schiaccio senza espressione
nel calcolo di una variabile

aggrappati al presente
a sperare in fondo al cuore
in un rapido futuro

4 commenti:

  1. Bellissima. E la prima parola dell'ultima terzina..aggrappati...esortazione o condizione di molti...bellissima.

    Con tutta la mia ammirazione, un abbraccio

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  2. ti ringrazio red... il tuo modo di leggere regale emozioni come il tuo scrivere..

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  3. spero che quel futuro... venga prima di quanto immagini.. meriti un cuore felice...

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  4. quel "rapido futuro" in realtà ha una sfumatura ironica (si fa per dire).. un post più "sociale" che personale... Felice giornata :)

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